L’accesso al lavoro costituisce uno degli strumenti più efficaci per la realizzazione di un processo di integrazione sociale positivo. Questo presupposto rende necessario porre le politiche del lavoro al centro delle misure di gestione del fenomeno, come condizione essenziale su cui puntare perché il lavoro è fonte di dignità, autonomia, libertà, emancipazione e progettazione per il futuro.
L’obiettivo di PUOI è quello di Consolidare le misure e i servizi di inserimento socio-lavorativo rivolti ai richiedenti e titolari di protezione internazionale, ai possessori e richiedenti di altri titoli speciali di soggiorno e ai giovani migranti entrati in Italia come MSNA, per sostenerli nel percorso di integrazione sociale.
Che cos’è il Progetto PUOI?
PUOI sta per “Protezione Unita a Obiettivo Integrazione” e nasce dall’idea che il miglior modo per incentivare l’integrazione sociale è attraverso il lavoro. Scopo del progetto è realizzare sull’intero territorio nazionale, 2.000 percorsi di inserimento socio-lavorativo basati su una presa in carico personalizzata e un’offerta di servizi specialistici di orientamento e accompagnamento al lavoro insieme a un’esperienza di tirocinio. Le risorse destinate all’attuazione dell’intervento sono pari a 11.880.000€ a valere su FSE PON Inclusione.
Chi sono i destinatiari?
- Richiedenti e titolari di protezione internazionale
- Titolari di permesso di soggiorno rilasciato nei casi speciali che consentono l’attività lavorativa o che riportano la dicitura “casi speciali”
- Titolari del permesso di soggiorno per protezione speciale, per assistenza a minori e per cure mediche
- Richiedenti o titolari della protezione temporanea
- Cittadini stranieri maggiorenni fino a 24 anni di età non compiuti, entrati in Italia o successivamente all’ingresso riconosciuti come minori non accompagnati, regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale
A patto che siano inoccupati o disoccupati
Chi può essere soggetto ospitante?
I soggetti ospitanti sono tutti i datori di lavoro di natura pubblica o privata che possano ospitare tirocinanti nella propria realtà organizzativa con sede operativa in Italia. Fatta eccezione per casi particolari di accordi con i sindacati, il soggetto ospitante non deve avere procedure di CIG (Cassa Integrazione Guadagni) straordinaria o in deroga in corso per attività equivalenti a quelle del tirocinio nella medesima unità operativa, né procedure concorsuali.
Come funziona?
Il percorso si articola in 5 step:
Area A1. Accoglienza
Area A2. Presa in carico e accompagnamento alla predisposizione del Patto di Servizio
Area A3. Orientamento specialistico e definizione del Piano Azione Individuale
Area A4. Orientamento per l’individuazione delle opportunità occupazionali
Area A5. Tirocinio extracurriculare di 6 mesi
Selefor in qualità di soggetto promotore accompagnerà destinatario e soggetto ospitante in ogni fase del percorso fino alla conclusione del tirocinio extracurriculare.
Quali sono i vantaggi?
I percorsi di politica attiva prevedono tirocini della durata di 6 mesi che dovranno concludersi entro il 30 aprile 2022. Ogni destinatario una volta portato a termine tutto il percorso di tirocinio previsto riceverà un compenso di 3000€. Il soggetto ospitante privato otterrà invece un compenso di 600€ come contributo per il servizio di tutoraggio.
Entro quando presentare la richiesta?
La richesta di operare come soggetto ospitante può essere inviata a Selefor entro il 10 settembre 2022.
Link agli avvisi: progetto PUOI; Rifinanziamento_2022.